Psicoterapia del minore
Che cos'è?
La psicoterapia che coinvolge il minore, è prevista se il minore è un’adolescente oppure se durante il percorso di terapia familiare emerge la necessità che il minore abbia un suo spazio di ascolto, individuale. In questi casi il percorso prevede alcuni colloqui con i genitori per la valutazione della richiesta. Seguono poi incontri individuali con il bambino/adolescente per accogliere e valutare le sue difficoltà. Dopo alcuni colloqui si informano i genitori degli aspetti emersi, criticità e risorse e dell’eventuale possibilità di effettuare un percorso di sostegno psicologico.

A cosa serve:
Obiettivo cardine del percorso di psicoterapia infantile è dare significato al sintomo che il bambino manifesta, rileggendolo alla luce della sua storia familiare e di sviluppo, nonché delle caratteristiche delle relazioni che vive nell’oggi.Ogni percorso di psicoterapia, prima di essere avviato, necessita di un preciso lavoro di comprensione della sofferenza portata dal soggetto, e ciò è ancora più vero quando si tratta di bambini: occorre infatti comprendere se il sintomo del piccolo sia espressione di una fatica emotiva nell’affrontare una particolare fase o evento della vita, o se invece sia manifestazione di un disagio più profondo e strutturato.
I principali strumenti di cui si serve la psicoterapia infantile sono il gioco, il disegno e la fiaba, intesi come canali comunicativi “a misura di bambino”, che facilitano l’espressione delle emozioni percorrendo una strada alternativa a quella della parola: la comunicazione verbale infatti è di più difficile utilizzo in età evolutiva, e meno adatta a veicolare vissuti angoscianti o disturbanti, resi al contrario più tollerabili da canali espressivi che fanno leva sulla fantasia e la creatività.
La terapia del minore può essere indicata per:
- Disturbi del comportamento dirompente quali il Disturbo oppositivo provocatorio
- Disturbi della nutrizione e dell'alimentazione
- Disturbo d’ansia da separazione
- Depressione infantile o adolescenziale
- Disturbo post traumatico da stress
La presa in carico del minore è vincolata all’acquisizione del consenso informato da parte di chi ne esercita la responsabilità genitoriale, solitamente entrambi i genitori.